L’innovativo Superbonus offre nuove modalità di fruizione del credito legate alla cessione e allo sconto in fattura. A partire dal 1° gennaio 2024, i beneficiari del Superbonus 100 per redditi bassi avranno la possibilità di scegliere tra lo sconto in fattura e la cessione del credito, che verrà dilazionato in quote annuali corrispondenti al periodo di rimborso indicato nella dichiarazione dei redditi.
Tali opzioni dovranno essere esplicitate nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale in cui avviene la cessione, oltre che nelle dichiarazioni successive fino al completo utilizzo del beneficio.
Riguardo alla cessione del credito, la proposta di legge n. 969/2023 stabilisce che gli istituti di credito e gli intermediari finanziari possono finanziare i contribuenti in difficoltà al fine di coprire i costi delle forniture, utilizzando come garanzia i crediti ricevuti. Tuttavia, è vietata la cessione del credito ricevuto da parte del committente o appaltatore a terzi. Inoltre, gli istituti di credito hanno la possibilità di compensare annualmente i propri crediti e debiti con diversi enti fiscali oppure richiedere il rimborso in tre rate annue, maggiorate degli interessi legali.
Le modalità operative per l’attuazione di questa nuova forma di cessione del credito saranno definite successivamente, mediante provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate in accordo con l’Associazione bancaria italiana (ABI), a condizione che la proposta di legge venga approvata.
Il Superbonus agli edifici condominiali potrebbe essere incluso nell’Ecobonus sociale 2024. La proposta di legge prevede la creazione di un Fondo con un finanziamento annuale di 20 milioni di euro, che consentirà di erogare un contributo legato alle detrazioni fiscali per gli interventi effettuati dai condomini.
Inoltre, è stato previsto un bonus edilizio al 60% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica fino al 2035, indipendentemente dal reddito. Tuttavia, saranno stabiliti dei limiti specifici mediante decreti e circolari appositi. Il bonus sale al 100% solo se gli interventi vengono effettuati sulle prime case in classe G da persone con redditi bassi (inferiori a 15.000 euro).
Si potrà beneficiare di una detrazione fiscale del 60% delle spese sostenute fino a un massimo di 100.000 euro, ripartita in 10 quote annuali uguali. Questo sgravio si applicherà agli interventi di messa in sicurezza antisismica o di riqualificazione energetica di edifici esistenti, al fine di raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2035 e la classe di prestazione energetica D entro il 2040, come richiesto dalla Direttiva Europea sulle case ecologiche. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la nostra guida sull’Ecobonus sociale 2024, dove verranno riassunti i punti chiave della proposta di sostituzione del Superbonus.
L’entrata in vigore del Superbonus per redditi bassi sarà possibile solo in seguito all’approvazione della proposta di legge n. 969/2023. Attualmente, non è ancora stata fissata una data per l’esame della proposta in Assemblea e sarà necessario attendere ancora per il suo arrivo. Vi terremo informati sulla sua approvazione e sui tempi di entrata in vigore, se verrà approvata.