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Cassazione: l’inquilino va risarcito se è sfrattato per una finta necessità del proprietario

La Cassazione (sentenza 12536/09) ha accolto il ricorso presentato da un inquilino che era stato costretto dal proprietario a lasciare in via anticipata l’appartamento perchè il locatario aveva detto di avere urgente necessità di recuperare la disponibilità dell’immobile.
In realtà il locatore non aveva destinato l’appartamento a sua abitazione principale, ma – dopo averlo tenuto vuoto per alcuni mesi – lo affittava a terze persone.

Non è stata presa in considerazione la linea difensiva del proprietario il quale adduceva l’inesistenza di alcun diritto di indennizzo a favore del conduttore in quanto quest’ultimo aveva lasciato l’abitazione sena opporsi alla convalida di sfratto e che la casa era rimasta vuota per ragioni di salute della coppia. Per la Corte “ai fini del risarcimento, è responsabile il proprietario che abbia notificato una dichiarazione di urgente necessità abitativa senza poi realizzare quanto dichiarato. Mentre il risarcimento va negato solo se il rilascio avviene per transazione o conciliazione”.

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