Orecchini, gemelli, spille, portachiavi, anelli e quant’altro la fantasia possa suggerire in materia di gioielli creati a partire da tasti delle vecchie keyboards in disuso. Arrivano dai mercatini underground e da qualche tempo anche in Italia le grandi marche si sono accorti di loro.
Una giovane designer italiana, Katia Bocchi li ha battezzati Key-jewels. Dopo le borse per la Mandarina Duck e Momaboma, la giovane artista di Mirandola (MO) ha creato una linea tutta sua linea di gioielli ispirati dal recupero di vecchie tastiere del pc, chiamata ironicamente e con gusto nostalgico Pi Ci, key-bijoux all’insegna del recycled.
Ma il capolavoro viene dal Portogallo, ha la forma di una comoda handbag con manici e si chiama Key Bag. Il creatore, João Sabino, è un designer portoghese che ha fatto del recycling la sua forma d’arte e sperimentazione. 393 i tasti che compongono ogni singola borsa, ricavati da keyboard non più funzionanti. Ogni Key Bag è diversa dall’altra non solo nei colori disponibili (dal bianco al nero classici fino al fucsia e al rosso vivo): i tasti sono ricomposti a creare il nome del possessore o un vero e proprio messaggio.
In vendita per adesso esclusivamente on-line a circa 140 Euro, le originalissime borse-tastiere mescolano dunque ricerca, stile e puro spirito ecologico. La Key bag può trasformarsi in un vero e proprio strumento di comunicazione e non essere più semplicemente un oggetto di design o di moda.