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Il salesiano IV

Se le sperimentazioni sul robot daranno esito positivo, entro due anni l’Italia sarà in grado di produrre migliaia di robot di prima generazione con circuiti positronici di comando primari. Una possibile utilizzazione per scopi civili potranno far decollare l’economia nazionale verso vita nuova, ma il passaggio di mano dei robot e l’indottrinamento alla guerra costituiscono minaccia seria per le altre nazioni, e Israele teme che i robot possano finire in mani sbagliate di paesi arabi propri nemici.

Tramite una rete segreta di spionaggio, il Mossad riesce a raccogliere informazioni riservate e ad influenzare l’azione di comando del CSA.
Appuratosi del buon andamento delle segretissime faccende e resosi sicuro dell’assegnazione del delicato compito a Marco e Matteo, don Jimmy si reca in vacanza a Roma per vivere la vita eterna e provare emozioni mai sopite, misteriose ai più. Inizia a prendere la metro e andare al Colosseo: saltella per la gioia di vivere e sogna di essere un gladiatore e di domare belve feroci, pregando il Signore per il dono avventuroso della sua dolce esistenza. Il domani il misterioso futuro lo affascinano un sacco. Si reca all’Ambasciata degli Stati Uniti d’America per un visto turistico per fini di studio di 3 mesi per poter continuare gli studi psicologici al MIT di Boston. Parallelamente perfezionerà la conoscenza della lingua straniera che gli serve molto per comunicare sui social networks. Tramite il computer dialoga sovente con Marco e Matteo, si scambiano informazioni sullo sport e sulla Formula Uno e sulle conoscenze scientifiche: don Jimmy da adolescente aveva studiato all’istituto tecnico industriale. Le conoscenze scientifiche apprese in giovane età si stanno rivelando essenziali per compiere la sua missione di indagine e circospezione umana e razionale. A Roma il prete va sovente in Vaticano, per cercare di reperire informazioni riservate su una fantomatica Macchina del Tempo, segregato in qualche posto cristiano. Cronovisore che permetterebbe agli esseri umani di vedere lontano nel corso del susseguirsi degli eventi umani: una sorte di televisore misterioso. Appresa la notizia della sua esistenza da un giornale francese, don Jimmy chiede informazioni riservate in Vaticano.
Ma adesso Facebook e Messenger la fanno da padrone e lo rendono di carattere friabile ma gioioso. “Ciao Marco, come va?” espone al suo amico, “Tutto bene” è la sua risposta. Trascorrono oltre due ore dialogando con Skype, parlando del più e del meno, delle cose tipiche della pubertà, che sta ad indicare l’emotività che avanza con le difficoltà caratteriali.
Quanto don Jimmy avverte Marco delle domande dei funzionari del CSA, egli appare pauroso, ma gli incoraggiamenti del salesiano gli permettono di camminare oltre metri sopra il cielo. Convincere Marco del dover dire di sì alla missione non è impresa ardua, per la sua naturale inclinazione alle cose misteriose e all’avventura propriamente detta.
Terminata la fase di comunicazione con Skype, i due si salutano e si recano a compiere le proprie faccende personali. Don Jimmy si reca in Chiesa per confessarsi e dice al padre spirituale: “Cosa vuole il Signore da me?”, “Tutto e niente allo stesso tempo” è la risposta del confessore. Il volto di Gesù e la sua misteriosa vita lo rende leggermente nervoso ma gli danno la carica per andare avanti. Quest’idea insita nella sua ragione lo rende contento e lo proiettano verso un’estasi: per alcuni giorni girerà Roma, cercando di seminari gli spioni che lo stanno seguendo.
Si reca all’ Università “La sapienza” per incontrare un amico del cuore e tenere una conferenza dal titolo “Viaggio tra Nord e Sud”, ma il suo pensiero oramai pare diretto alla robotica delle macchine pensanti e al loro modo di essere e agire. A sera si gode il meritato riposo.

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