Scade il prossimo 31 dicembre il termine per regolarizzare gli immobili appartenenti alle due tipologie indicate nei commi 8 e 9 dell’art. 19 decreto legge 78/2010
La prima categoria riguarda i fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto pur insistendo su particelle di terreno censite.
Se un cittadino è proprietario di una particella con sovrastante fabbricato non dichiarato, dovrà accatastare l’immobile entro la fine del 2010.
L’Agenzia del Territorio renderà poi disponibile ai Comuni le dichiarazioni di accatastamento per i controlli di conformità urbanistico-edilizia. L’elenco di questi immobili, emersi a seguito di una procedura disposta dall’art. 2, comma 36, del decreto-legge n. 262 del 2006 che ha visto la collaborazione dell’Agenzia del Territorio e l’Agea, è disponibile sul sito www.agenziaterritorio.gov.it e presso i Comuni e gli uffici provinciali dell’Agenzia.
Questi ultimi provvederanno a richiedere il pagamento delle sanzioni per ritardata denuncia (300 euro, riducibili a 75 se versati entro 60 giorni dal ricevimento dell’avviso di pagamento), nonché la regolarizzazione fiscale del fabbricato fino all’anno di costruzione dello stesso, ma non oltre il quinto anno precedente.
La seconda categoria comprende gli immobili oggetto di interventi edilizi che abbiano determinato una variazione di consistenza ovvero di destinazione non dichiarata in Catasto, per i quali i proprietari sono tenuti a procedere alla presentazione, ai fini fiscali, della relativa dichiarazione di aggiornamento catastale. In questo caso la regolarizzazione fiscale è richiesta per gli anni pregressi fino alla data di inizio dei lavori, ma non oltre il quinto anno precedente.
Fonte by Tecnoborsa
Foto by news.immobiliare.it