Oggi per prendere un mutuo non basta uno stipendio sicuro, ma serve un ipoteca su un immobile. Non tutti gli immobili, però, sono uguali. Ci sono quelli donare che, a detta della modalità d’azione delle banche, hanno meno valore rispetto a quelli effettivamente posseduti.
Infatti, sempre più spesso le banche non concedono mutui ipotecando un immobile donato. Una tale decisione viene presa in quanto una donazione – secondo quanto stabilito dalla legge – può essere sempre impugnata se non intercorrono dieci anni dalla morte del donatore.
Passato questo lasso di tempo non dovrebbero esserci più problemi.
Per le banche, tuttavia, non è sinonimo di garanzia.
Infatti, nonostante la legge garantisca l’impugnabilità passati gli anni, c’è sempre il rischio che si facciano avanti figli ignari del donatore e che, come erede in corsa, ha diritto di far valere i suoi diritti entro cinque anni dalla conoscenza della proprietà di un suo caro.
Insomma, poco da dire e poco da fare, gli immobili donati sono una garanzia abitativa e non certo una garanzia per le banche.