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La Macchina del Tempo

Nicole è tornata a Fossano, città subalpina per gustare:assaporare le Olimpiadi invernali,attualmente frequenta la Columbia University di New York. Cosmopolita eccentrica. E’ venuta a Fossano dall’AMERICA per studiare la storia del Castello:vasto edificio circondato da mura e torri,spesso anche da una fossa.

Edificio nel quale vivevano i signori del tempo. Il ponte non esiste più, ma lei immagina,lo stesso,di salire su di una mastodontica macchina del Tempo presa al MIT di Boston.
Collabora alla surreale storia per far apparire diversa la storia del castello della città di suo nonno. Nicole Capriati sta viaggiando col pensiero:si stacca dal reale e atterra nell’immaginario e surreale. Unione cosmica. Subsonica platonica emozione. La macchina del tempo la porterà al 1300. Prima però incontrano alcuni personaggi fantasiosi che si dileguano prima del loro arrivo. In tasca ha il cd di Laura Pausini “From the inside”,dal quale sentono “surrender”.Ad attenderla c’é Filippo d’Acaja, esterrefatto che non sa cosa sia un cd. Orecchia la musica cosmica soave e inebriante della cantante e la porta a vedere l’edificazione delle mura e del castello.
”Archibugliera, baluardo,barbacane, rivellino,…” è la sequenza di termini che Filippo elenca che riguardano il piccolo vocabolario della terminologia militare. Siamo nel 1324, Internet è un’utopia lontana,remota possibilità di dialogare con più soggetti di tutto il pianeta sferico. L’America è lontana,ma resta sempre nel cuore….
Il tempo è la successione illimitata dei fatti o degli eventi umani. L’estensione della durata temporale dipende da Nicole e dal suo modo di programmare la macchina del tempo.

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