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Locazioni: ai proprietari l’onere degli impianti a norma

Fili elettrici scoperti o che si staccano dai muri, prese poco sicure, caldaie obsolete? Quali sono gli strumenti che il locatario ha per tutelarsi contro un proprietario negligente? La norma a cui fare riferimento è la legge 46 del 1990 che pone l’obbligo generico di realizzare gli impianti a regola d’arte, riferita agli edifici costruiti dopo l’entrata in vigore della legge.

Per quelli precedenti, invece bastano dei piccoli adeguamenti. Per l’impianto elettrico, ad esempio, il proprietario ha l’obbligo di dotarlo del salva vita (che costa circa 80 euro) e di sostituire le prese esistenti con quelle di sicurezza. L’ente preposto al controllo è il Comune e le sanzioni in caso di inadempimento sono molto salate. Se il proprietario non adempie, il conduttore può richiedere formalmente (con una raccomandata RR) la messa a norma ed eventualmente provvedere egli stesso a farlo decurtando poi la spesa sostenuta dal canone di affitto. L’importante, però, è farsi rilasciare la fattura dall’impiantista, necessaria per potersi poi rivalere sul proprietario. Anche in merito all’obbligo di manutenzione della caldaia l’inquilino può esigere dal proprietario la consegna della relativa documentazione.

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