Non amano i tour operator, le vacanze organizzate e i pacchetti all inclusive e al posto della solita camera d’albergo preferiscono il salotto sgualcito di una famiglia sconosciuta.
Stiamo parlando di quelli dello scambio case, un popolo di turisti molto tollerante, educato, chiavi in mano: dà la propria casa in cambio di un altra, pronto ad entrare nella città e nel mondo che quelli pareti racchiudono.
“Internet ha dato grande impulso a questo tipo di vacanze che conosce un incremento lento ma costante”, dice Annalisa Rossi, responsabile di Homelink, un associazione che da anni organizza le vacanze a casa di altri.
“La nostra organizzazione è nata nel 1953 negli Stati Uniti, voluta dalla moglie di un pilota inglese e da due insegnanti americani, all’inzio erano i pioniri”.
Negli anni ‘60 si è diffusa anche in Italia, l’allargamento è avvenuto sopratutto grazie al passaparola.
Ma chi sono in realtà i turisti che amano viaggiare senza voucher e caparre?
“Sono circa mezzo milione in Italia, appartengono a un pò tutte le classi sociali, ci sono single e famiglie con bambini, quello che li accomuna è il piacere di viaggiare, l’importante è essere tolleranti, accomodanti, se non si ha lo spirito giusto non funziona, dura poco, bisogna avere una certa apertura mentale”.
Fonte by La Repubblica
Foto by spiaggesalento.com