L’amministratore non deve aspettare l’assemblea : azione immediata quando ci sono urgenze

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La giurisprudenza ha sempre ritenuto “urgenti” quelle spese che, secondo il criterio del bonus pater familias, appaiono indifferibili allo scopo di evitare un possibile, anche se non certo, nocumento alla cosa comune (Cassazione 6400/84). In concreto va considerata urgente la spesa la cui erogazione non può essere differita, senza danno o pericolo, nell’attesa che l’amministratore (o l’assemblea dei condomini), valutandone l’indispensabilità, possa impartire le necessarie disposizioni per compierla (Cassazione 5256/80). Le spese “necessarie”, invece, comprenderebbero quelle necessarie per la conservazione dei beni comuni. Tuttavia di recente, un’interpretazione estensiva del concetto di “necessarie”, ha incluso anche le spese di godimento, dal momento che i servizi essenziali (energia elettrica, acqua, riscaldamento) devono ritenersi indispensabili ai fini della reale fruibilità di un’unità immobiliare, «fruibilità intesa nel senso di una condizione di essa consona all’evoluzione delle necessità generali dei cittadini e dello sviluppo delle moderne concezioni in tema di elementi costitutivi o, se si vuole, di requisiti minimi imprescindibili degli immobili adibiti a uso abitativo» (Cassazione sentenza 12568/2002).

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