In Umbria sono state approvate modifiche che riguardano l’eco-sostenibilità degli edifici
Nei giorni scorsi la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore all’urbanistica e alla riqualificazione urbana, Silvano Rometti, le modifiche al Piano Casa regionale introdotto con la L.r.
n.13/2009 recante ”Norme per il governo del territorio e la pianificazione e per il rilancio dell’economia attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.
”Il disegno di legge in materia – ha spiegato l’assessore Rometti – verrà sottoposto al vaglio di tutti i soggetti coinvolti nel comparto a partire dal Tavolo delle Costruzioni convocato per martedì prossimo. Le disposizioni della legge regionale, che per alcune tipologie di interventi consentiti hanno una durata limitata al 31 dicembre 2010, non hanno prodotto gli effetti sperati, in quanto sono state poco applicate nel territorio regionale.
Di conseguenza, è stato valutato opportuno – ha precisato Rometti – posticipare i termini, riesaminare alcuni strumenti previsti dalla legge per incentivare ulteriormente sul territorio interventi migliorativi del patrimonio edilizio esistente, rendendo più forti le finalità della normativa e assicurandone una più efficace applicazione. Le modifiche al Piano casa trovano un senso nell’ottica di favorire anche un rilancio del settore delle costruzioni anche attraverso la semplificazione delle procedure”.
Benefici per interventi di eco-sostenibilità
Le modifiche previste, che riguardano gli articoli dal 32 al 38 della legge 13/2009, si propongono di incentivare ulteriormente sul territorio regionale gli interventi mirati a migliorare la qualità architettonica degli edifici. Per quanto riguarda la premialità per interventi in materia di sostenibilità ambientale degli edifici, di cui alla legge regionale 18 novembre 2008, n. 17, i benefici vengono estesi anche a quelli che ottengono la certificazione di sostenibilità ambientale almeno in classe B.
Normativa applicata alle zone agricole
Per gli interventi straordinari per il rilancio dell’economia e per la riqualificazione urbanistica, architettonica, strutturale ed ambientale degli edifici esistenti, vengono rivisti gli ambiti esclusi dall’applicazione della normativa prevedendo che la stessa possa essere applicata anche nelle zone agricole con l’esclusione degli edifici individuati dai Comuni come beni di interesse storico architettonico.
L’obiettivo è quindi quello di migliorare la funzionalità degli spazi abitativi, produttivi e pertinenziali degli edifici esistenti, e di assicurare, nello stesso tempo, più elevati livelli di sicurezza, di efficienza energetica e di qualità architettonica, in sintonia con i caratteri storici, paesaggistici, ambientali ed urbanistici delle zone in cui gli edifici sono ubicati. Previste anche modifiche per gli interventi di ampliamento degli edifici a destinazione residenziale e per gli interventi di ampliamento di edifici a destinazione produttiva.
Fonte by mondocasablog.it
Foto by energiafocus.it